I MONUMENTI ARCHITETTONICI DELLA RIVIERA ROMAGNOLA
Un viaggio sulla costa romagnola alla scoperta delle colonie, costruite durante il regime fascista, fra razionalismo e monumentalismo: imponenti architetture arenate sulla spiaggia, in contrasto con l’urbanizzazione sfrenata che le ha inglobate e, al contempo, isolate.
A CURA DI Spazi Indecisi.
CONTENUTI SPECIALI Walter Molfese (video).
INTRODUZIONE A CURA DI CARLO DE MARIA
Direttore dell'Istituto storico della Resistenza e dell'Età contemporanea di Forlì-Cesena
Negli edifici dedicati all’infanzia e, precisamente, in asili e colonie elioterapiche, emerge con grande evidenza un tema fondamentale dell’architettura e dell’urbanistica durante il fascismo: la dimensione intensiva, di massa.
L’autentico assillo per la quantità appare, ad esempio, con chiarezza nella Colonia Montecatini, risalente al 1939. La funzione pedagogica dell’edilizia per l’infanzia d’epoca fascista mirava a infondere i primordiali concetti della disciplina: in quegli ambienti così ampi (refettori, ricreatori, dormitori e aule), che oggi considereremmo troppo grandi per una corretta attività formativa rivolta ai bambini, lo Stato incominciava a “plasmare il futuro soldato”, inquadrandolo fin da allora in compatta schiera.
Le misure tridimensionali degli ambienti richiamavano, cioè, una funzione educativa tesa a infondere i primordiali concetti della disciplina militare, l’abitudine a relazioni gerarchiche di comando e subordinazione, l’affermarsi – in definitiva – di un rapporto tra leader e massa, con il suo corollario di obbedienza e conformismo.
CENTRO CLIMATCO MARINO
Viale 2 Giugno, 67 MILANO MARITTIMA
COLONIA BOLOGNESE
Viale Principe di Piemonte, 56-62 RIMINI
COLONIA MONTECATINI
Viale Matteotti, 188 MILANO MARITTIMA
COLONIA MURRI
Viale Regina Margherita, 2 RIMINI
COLONIA NOVARESE
Viale Principe di Piemonte, 65-81 RIMINI
COLONIA REGGIANA
Via Rucellai, 37 RICCIONE
COLONIA ROMA
Via Sesto Properzio, 17 BELLARIA
COLONIA VARESE
Viale Matteotti, 182 MILANO MARITTIMA