ARCHITETTURE TOTALITARIE  IN ROMAGNA

Un viaggio nell’entroterra romagnolo alla scoperta delle architetture costruite tra le due guerre mondiali. Un itinerario che si interroga sulle possibilità, che questo patrimonio dissonante ha di diventare in futuro contenitore per nuove idee e progetti.

A CURA DI Spazi Indecisi.
CONTENUTI SPECIALI Sovraesposti (video),  Manolo Liuzzi (colonna sonora).

INTRODUZIONE A CURA DI CARLO DE MARIA
Direttore dell'Istituto storico della Resistenza e dell'Età  contemporanea di Forlì-Cesena

Il progetto politico del fascismo ebbe tra i suoi strumenti più importanti l’architettura. Gli architetti, come altre categorie tecnico-specialistiche, furono pienamente integrati nella mobilitazione voluta dal regime, che trovava espressione nelle forme molteplici dell’intervento pubblico. Come si legge alla voce Architettura nel Dizionario di Politica edito dal Partito Nazionale Fascista nel 1940, «la civiltà fascista prediligeva una funzione monumentale degli edifici pubblici, perché nell’architettura monumentale, che dura attraverso i secoli, è il simbolo della permanenza dello Stato.»
A essere esplicitamente richiamata è una funzione politico-pedagogica in grado di agire nel tempo grazie «all’atmosfera che gli edifici pubblici monumentali creano intorno a sé», modificando a poco a poco «il carattere delle generazioni». Lo spazio urbano del fascismo, dunque, è da intendersi come principio attivo, protagonista dei processi di costruzione delle identità sociali. È uno spazio che educa, che irreggimenta, dove entrano in gioco forze sia materiali che simboliche. La struttura, la collocazione urbanistica e l’estetica degli edifici pubblici erano definite non solo ai fini della loro funzionalità burocratica, ma anche della loro funzionalità pedagogica e propagandistica. Questa connessione trovò la sua massima realizzazione nelle Case del Fascio: furono oltre 11.000 quelle che vennero costruite; diverse centinaia le Case del Balilla. Siamo di fronte a un vero e proprio mito del costruire, che esprimeva la determinazione a durare e a vincere la sfida del tempo.

 

 

 

 

 

 

ACQUEDOTTO SPINADELLO

Via Ausa Nuova, 741 FORLIMPOPOLI

ASILO SANTARELLI

Via Caterina Sforza, 45 FORLÌ

CASA DEL FASCIO DI TEODORANO

Strada Teodorano centro, 16 MELDOLA

CASA DEL FASCIO E DELL’OSPITALITÀ

Via Giorgio Zoli, 2 PREDAPPIO

CENTRO SANATORIALE DI MONTECATONE

Via Montecatone, 35 IMOLA

CINEMA-TEATRO SOTTERRANEO

Via Emilia, 135 IMOLA

COLONIA DI CASTEL RANIERO

Via Rinaldini, 2 CASTEL RANIERO

DEPOSITO DELLE CORRIERE SITA

Piazzetta Savonarola, 6 FORLÌ

FABBRICA AERONAUTICA CAPRONI

Strada provinciale, 47 PREDAPPIO

VILLA MUGGIA

Via Belpoggio, 4 IMOLA

VILLA TEODORANI

Località Paderno, MERCATO SARACENO

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Scroll to top